venerdì 30 ottobre 2009

Il mio sito




Finalmente è nato il mio sito internet. Per conoscere tutte le curiosità e le novità sul mio lavoro fatevi un giro su http://www.giuseppebordi.it/

domenica 14 giugno 2009

Tirando le somme


Un altro anno scolastico è finito e… tirando le somme mi ritengo davvero soddisfatto. Lo spettacolo di Puzzolo, che ormai quasi non seguo più, ha segnato altri quattromila bambini in base ai dati SIAE. Ho fatto dodici laboratori di scrittura che diventeranno altrettanti libri, in coda a quelli dell’anno scorso, e che mi hanno permesso di interagire con bambini dai sei anni fino ai dodici e di divertirmi con loro. Ho fatto tante presentazioni dei miei libri che hanno confermato il gradimento in chi già mi conosceva e che mi hanno dato la possibilità di entrare nei cuori di tanti altri bambini. Per questo vorrei ringraziare tutti quelli che hanno permesso a Puzzolo, Fiabella e Mila di essere vendute in migliaia di copie.

Facciamo un libro con il comune di Pomezia



Finalmente il libro scritto con le idee dei bambini della scuola primaria “Via Torralba” a Pomezia, è stato pubblicato con il titolo “E poi un meteorite cadde sulla nostra scuola e…”. Ne sono state stampate duemila copie andate in distribuzione gratuita in tutte le scuole Pomezia e Torvaianica grazie al finanziamento e al patrocinio del comune.
Il libro in origine doveva sviluppare un’idea nata durante l’incontro che avevo avuto con i bambini in quanto autore di “Puzzolo”. Ma quando abbiamo iniziato a creare la scaletta è emerso subito un limite dei bambini di oggi. La televisione e i videogiochi hanno impigrito la loro capacità di inventare. Quando sono costretti a farlo si nascondono dietro le cose che conoscono. E così la protagonista della storia finisce dentro un videogame che racchiude un po’ tutti i loro giochi elettronici preferiti. Alla fine tuttavia non ero soddisfatto. Sapeva di qualcosa di trito e ritrito, così mi è venuta l’idea di scrivere di loro.Abbiamo deciso di raccontare l’esperienza del laboratorio, usare me, loro e le maestre come personaggi, la storia che avevamo inventato come filo conduttore degli incontri. Restava un problema da risolvere. Dovevamo far diventare romanzo quello che rischiava di essere una semplice cronaca dei fatti. Dovevamo connotare la storia, trasmettere emozioni. Così abbiamo inventato la caduta del meteorite e tutte le emozioni che la sua caduta ci avrebbe procurato. Abbiamo inserito la radiocronaca della sua caduta e ne è uscito un testo davvero originale.